Le tappe
A Londra ci sarà una seduta straordinaria della Camera dei Comuni il 30 dicembre, mentre l’Europarlamento si prenderà un po’ più di tempo: questo vuol dire che il 1 gennaio scatterà l’applicazione in via provvisoria dell’accordo, dato che alla mezzanotte del 31 dicembre la Gran Bretagna uscirà definitivamente dal mercato unico e dall’unione doganale. Ma non ci si aspettano sorprese e il testo dovrebbe ottenere il via libera, soprattutto perché a Londra anche i brexitiani più assatanati lo hanno accolto con favore.
I punti
Ma cosa contiene l’accordo? Il risultato più importante ottenuto è che continuerà il libero commercio, dunque non verranno introdotti dazi e quote sulle merci: tuttavia tornano i controlli doganali, quindi ci saranno molta più burocrazia e scartoffie che indubbiamente appesantiranno il tutto (con inevitabile aggravio di costi). Londra ha portato a casa il premio più importante della Brexit, ossia la possibilità di divergere dai regolamenti europei: Bruxelles potrà imporre sanzioni, ma le dispute non saranno regolate dalla Corte europea bensì da arbitrati indipendenti. Ed è per questo che Johnson ha potuto rivendicare il pieno recupero della sovranità legale. In cambio ha dovuto cedere qualcosa sulla pesca, che era diventato il contenzioso più arduo da superare. Per i prossimi cinque anni e mezzo i pescherecci europei continueranno ad avere accesso alle acque britanniche, anche se in maniera un po’ più limitata: ma dopo questo periodo Londra riacquisterà il pieno controllo delle sue coste.
Le basi per la cooperazione
Laddove l’accordo è particolarmente striminzito è sui servizi — cioè la finanza — che pure costituiscono la stragrande maggioranza degli scambi euro-britannici: ma l’accordo pone le basi per sviluppare una cooperazione successiva. Per il governo britannico l’intesa è il primo passo di una “relazione speciale” fra la Gran Bretagna e l’Unione europea. E come ha detto lo stesso Johnson quando ha presentato in tv il fascicolone con il testo, loro resteranno “culturalmente, spiritualmente ed emotivamente parte dell’Europa”.
26 dicembre 2020 (modifica il 26 dicembre 2020 | 16:46)
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