Ha curato e salvato centinaia di bambini e adolescenti con il cancro, ora sta lottando per la sua vita a causa del Covid. Sei un leone, non mollare, abbiamo bisogno di te, scrivono i suoi pazienti, quei piccoli ora adulti che ha strappato alla malattia. Giuseppe Basso, 73 anni, il medico oncoematologo che in oltre 40 anni di carriera stato un faro per tanti ragazzi e genitori, ricoverato in Rianimazione all’ospedale di Padova, intubato in terapia intensiva. Ex direttore della Clinica di oncoematologica pediatrica dell’Azienda Ospedale Universit e presidente dell’Istituto di Ricerca Citt della Speranza, da sempre considerato un luminare in Italia nella cura dei tumori pediatrici.
Il contagio da Covid nei giorni scorsi, il veloce peggioramento, la corsa in ospedale e il ricovero in terapia intensiva, tengono con il fiato sospeso centinaia di persone che da tutta Italia si erano rivolte a lui. Bambini strappati al cancro che oggi sono diventati adulti, famiglie che hanno ricominciato a sorridere dopo mesi e anni di calvario per la malattia di un figlio. Tanti, tantissimi i messaggi sui social e le manifestazioni di affetto che in queste ore si trasformano in un ideale lungo abbraccio verso il prof, come tutti lo chiamano.
Spero che ti arrivi tutta la nostra forza, soprattutto quella di mia figlia che hai salvato nel 2012, gli scrive Veronica. Hai curato tanti bimbi, ora devi essere forte per chi ha ancora bisogno di te, dice Giovi. Forza prof, con le nostre preghiere ce la farai. E ancora: Grazie per la vita che hai ridato a mio figlio. Mariarosaria scrive: Entravi in reparto e salutavi i bambini a uno a uno. Ce li hai sempre avuti tutti nel cuore. Un altro bambino, ora cresciuto: Prof, una volta mi hai detto: coraggio! E a quella parola mi sono aggrappato, ora lo dico a te. E Maria: Guarda che me lo ricordo quando guardandomi negli occhi hai esclamato:… Maria, ‘sto cancro fottuto noi lo sconfiggiamo. E cos stato. Solare, deciso, affettuoso, un padre premuroso per tutti i bambini e ragazzi che ha curato. Non solo un medico. Cos lo ricordano piccoli e grandi pazienti, che in questi giorni rincorrono tra chat e social le informazioni per capire come sta il loro prof, se migliora, se si riprende. l’immagine della forza, non riesco a pensarlo in lotta per la vita.
Una gara di affetto che circonda anche la sua famiglia, l’amatissima moglie e il figlio Lodovico di 7 anni. un grande dolore per tutti – dice Chiara Girello Azzena, presidente dell’associazione Team for Children impegnata in oncoematologia pediatrica -. Il professor Basso un amico carissimo, oltre che un medico di eccellenza. Abbiamo lavorato insieme su tanti progetti e condiviso l’avventura della Teen Zone creata a Padova, unico ospedale in Italia ad averla. Uno spazio di 500 metri quadrati su due piani dedicato agli adolescenti in cura per il cancro, con scuola, area relax e area gioco. Il prof un maestro di vita, ha sempre risolto i problemi di tutti, una roccia. La sua grinta trascinante, sento che ce la far.
Fino al gennaio 2019 Basso stato presidente dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Citt della Speranza di Padova, struttura di 17.500 metri quadrati, di cui 10 mila dedicati esclusivamente alle attivit di ricerca sulle patologie pediatriche – dall’oncologia alla genetica, alle malattie metaboliche e del neurosviluppo – con 400 scienziati da tutto il mondo.
un collega e amico con cui ho condiviso 40 anni di storia umana e professionale – dice Giorgio Perilongo, direttore della Clinica Pediatrica dell’Ospedale di Padova -. La determinazione l’ha sempre caratterizzato, sul lavoro e nella vita. Ora deve portarlo a vincere anche questa ennesima battaglia.
27 gennaio 2021 (modifica il 27 gennaio 2021 | 12:05)
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