Ancora livello di rischio alto, ancora impossibile ripristinare tracciamento , nove regioni con Rt sopra 1

Ancora livello di rischio alto, ancora impossibile ripristinare tracciamento , nove regioni con Rt sopra 1
3′ di lettura
Il virus corre in tutte le aree del Paese. In Italia è ancora «livello generale di rischio alto di una epidemia non controllata e non gestibile dovuto a un continuo aumento diffuso della probabilità di trasmissione» del nuovo coronavirus sul territorio nazionale, «in un contesto in cui l’impatto sui servizi assistenziali è ancora alto nella maggior parte delle regioni e province auronome. Lo attesta il report settimanale della cabina di regia, con i dati relativi alla settimana 4-10 gennaio 2021 (aggiornati al 13 gennaio 2021). Peggiora la situazione epidemiologica nel Paese, anche se l’incremento dell’incidenza è stato comunque contenuto grazie alle misure di contenimento adottate nel periodo festivo. L’epidemia resta in una fase delicata e, secondo gli esperti della cabina di regia, un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale.
I nuovi colori delle regioni
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha già stabilito, in base ai dati della Cabina di regia, che cambieranno colore molte regioni dal 17 gennaio 2021. In zona rossa Lombardia, provincia autonoma di Bolzano e Sicilia (su richiesta del governatore Nello Musumeci). Arancioni nove nuove regioni: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta. Restano ancora in zona arancione Calabria, Emilia Romagna e Veneto. In zona gialla le cinque regioni virtuose e una provincia autonoma: Campania, Sardegna, Basilicata, Toscana, provincia autonoma di Trento, Molise.
Loading…
Brusaferro: ci sono i primi frutti delle misure, mortalità in decrescita
Il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro alla conferenza stampa sui dati del monitoraggio ha sottolineato che la « curva della mortalità è in decrescita, anche se negli ultimi periodi c’è una decrescita più lenta». La situazione, ha detto, indica che Rt e incidenza sono aumentati, «ma va riconosciuto che l’aumento contenuto dell’incidenza è frutto degli sforzi fatti negli ultimi 15 giorni. Ci sono regioni come Veneto, Friuli Venezia Giulia e la provincia autonoma di Bolzano, che hanno però incidenze particolarmente elevate. E ha fatto appello al rispettare «rigorose misure di mitigazione per fare sì che la curva si appiattisca sempre di più». La curva dell’occupazione dei posti letto in terapie intensiva e area medica si è un po’ fermata, quindi siamo ancora in una fase di stabilità.
In Veneto l’incidenza più elevata dei contagi
Elevata l’incidenza dei contagi in Veneto (365,21 per 100mila abitanti), nella provincia autonoma di Bolzano (320,82), in Emilia Romagna (284,64) e nel Friuli Venezia Giulia (270,77). Ancora lontana, attesta il report, la possibilità di ripristinare sull’intero territorio nazionale l’identificazione dei casi e il tracciamento dei loro contatti.
Rt nazionale a 1,09
L’indice di trasmissione nazionale è in aumento per la quinta settimana consecutiva e sopra uno: nel periodo 23 dicembre 2020- 5 gennaio 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,09, ormai in salita da cinque settimane. La provincia autonoma di Bolzano e la Lombardia hanno un Rt puntuale maggiore di 1,25, compatibile quindi con uno scenario di tipo 3, altre 9 (Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia, Sicilia, Umbria e Valle d’Aosta) hanno un Rt puntuale maggiore a uno nel limite inferiore, compatibili con uno scenario tipo 2. Le altre 10 hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno ma sono tutte, tranne una, con un Rt medio sopra uno o appena sotto.