Di sicuro, afferma la ricerca, «maggiore è il numero di video utilizzati in un’applicazione, maggiore sarà l’impatto energetico necessario per alimentare i dati center, i centri di elaborazione che servono alle piattaforme per trasmettere i dati».
E visto che lo streaming assumerà sempre più un ruolo centrale nella fruizione dei contenuti online, video e soprattutto videogiochi, per funzionare i data center avranno bisogno di molta energia. Si stima infatti che nel 2030 il 13% dell’elettricità complessiva prodotta sarà assorbita proprio dai data center, che saranno responsabili del 6% delle emissioni di anidride carbonica.
Un problema che le grosse piattaforme hanno dichiarato di voler affrontare attraverso svolte green senza precedenti. Google è stato il primo, dichiarando di voler utilizzare entro il 2030 il 100% di energia carbon-free, prodotta senza emissioni di carbonio, per alimentare i sui data center, circa 900.000 in tutto il mondo.
Obiettivi ambiziosi, che anche gli altri colossi come Apple, Amazon e Microsoft hanno dichiarato di voler portare avanti nei prossimi anni.
Una maggior consapevolezza ambientale che si dovrebbe tradurrebbe in un’informazione più trasparente, capace di innescare comportamenti più responsabili da parte degli utilizzatori, come auspicato dai ricercatori.