Dopo essere stato oscurato, Parler torna online. Il sito amato dall’estrema destra Usa era stato messo offline da Amazon Web Services e rimosso da Android e iOS per il suo coinvolgimento nell’assalto del 6 gennaio al Campidoglio Usa. Era diventato infatti il punto di riferimento dei trumpiani (tra gli iscritti italiani invece c’era anche Matteo Salvini) e cos il 10 gennaio sembrava essere sparito. E invece. Il dominio Parler.com ora di nuovo accessibile. Al momento c’ solo un messaggio del Ceo, Jon Matze. arrivato il momento giusto per ricordare a tutti voi, siate sostenitori o hater, perch abbiamo creato questa piattaforma, si legge nel testo, Riteniamo che la privacy sia fondamentale e la libert di parola essenziale soprattutto sui social media. Il nostro obiettivo sempre stato quello di fornire una pubblica piazza apartitica in cui le persone possano godere ed esercitare i propri diritti. Risolveremo qualsiasi sfida che ci attende e prevediamo di dare il benvenuto a tutti voi presto. Non lasceremo morire il discorso civile!.




Tra Gab e 8chan
Tramite una semplice ricerca su Whois, il registro dei siti web, abbiano visto che il servizio stato registrato da Epik, un nome che dice poco ai non addetti ai lavori ma ben conosciuto nell’ambiente. La medesima azienda ha registrato anche Gab, il social network alternativo che nei giorni scorsi ha ricevuto un boom di accessi dai transfughi di Parler, il neonazista Daily Stormer e 8chan, la piattaforma dei suprematisti bianchi oggi offline coinvolta nella strage di El Paso del 2019. A questo punto rimane il mistero su chi sia il web host di Parler, colui che sta ospitando fisicamente il sito sui propri server. Epik infatti ha affermato alla Cnn di non fornire servizi di web hosting a Parler e di essere impegnata attivamente nella denuncia di qualsiasi attivit che crei disagio agli altri in base al colore della pelle, all’etnia, alla provenienza o al credo.
Minacce a Matze
Una buona notizia per il Ceo che, dice, sta passando un brutto momento. Nei giorni scorsi Matze aveva rivelato di aver ricevuto minacce di morte: Alcune persone stanno minacciando la mia vita. Non posso tornare a casa stasera, aveva detto senza specificare chi fossero costoro. Poi, nei giorni successivi, si sono poi aggiunte anche diverse violazioni della privacy. Come raccontato dal suo avvocato, David Groesbeck, ora Matze si sta nascondendo con la sua famiglia e ha mosso un’azione legale contro Amazon Web Services per il ban di Parler.
18 gennaio 2021 (modifica il 18 gennaio 2021 | 16:23)
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