Conte,Iv ha scelto l’aggressione,non via migliore per Paese
La giornata è stata caratterizzata dallo scontro in aula tra Conte e il leader di Italia Viva. Prima l’intervento in mattinata del premier, poi quello del senatore di Rignano, infine la risposta di Conte. «A me però non sembra – ha detto il capo del governo, nel pomeriggio in aula a Palazzo Madama per l’intervento di replica – che quando abbiamo trattato dei temi concreti non si sia trovata una soluzione. Il Recovery Plan non è stato elaborato in qualche oscura cantina di Palazzo Chigi ma in incontri bilaterali con tutti i ministri, anche quelli di Iv. La bozza, che avete voluto distruggere anche mediaticamente, era frutto di un primo confronto a livello bilaterale con i ministri». «Se non ci sono i numeri questo Governo va a casa», ha aggiunto il premier. «Avete ritenuto che la cabina di regia non era accettabile? Ma quando mai non è stata discussa? Il risultato è che ora dobbiamo affrettarci e il lavoro è urgente, perché ce lo chiede anche l’Ue. Quando si sceglie la via del dialogo, e voi lo sapete, non avete mai trovato porte chiuse. A un certo punto avete scelto la strada dell’aggressione e degli attacchi mediatici, avete cominciato a parlare fuori e non dentro. La rispettiamo ma possiamo dire che forse non è la scelta migliore negli interessi del Paese?». Per quanto riguarda la mancata adesione al Mes, il presidente del Consiglio ha ricordato che «sul Mes le forze di maggioranza sono divise ma per dare altre risorse per la sanità dovremmo aumentare il deficit e quindi il debito pubblico. In ogni caso è contraddittorio contribuire al miglioramento del Recovery e poi non accettarlo perché non c’era il Mes». Quanto poi alle “poltrone” più volte chiamate in causa da Italia Viva, Conte ha detto: «Poltrone? Quando sento questa parola io non mi vergogno di dire che stiamo seduti su queste poltrone. Non è importante – lo dico ai cittadini – dire “non sono interessato alla poltrona” ma essere interessati a star seduti con disciplina e onore».
Se fiducia valuteremo rafforzamento squadra governo
«Stavamo già lavorando sul patto di fine legislatura – ha ricordato Conte al termine del suo intervento di replica -. Subito dopo l’eventuale fiducia valuteremo un tema di cui stavamo già discutendo: come rafforzare la squadra di governo».
L’affondo di Renzi a Conte: «Lei ha avuto paura di salire al Colle»
L’intervento di replica del presidente del Consiglio è stato preceduto da quello dell’ex alleato di governo, Matteo Renzi. «Sono mesi che vi chiediamo una svolta. C’è bisogno di dirci le cose in faccia. Ora o mai più si può fare la discussione. Ora ci giochiamo il futuro, non tra sei mesi. Ora o mai più per il Mes», ha detto il senatore di Italia Viva, prendendo la parola in aula. «Lei ha avuto paura di salire al Colle – ha continuato Renzi – perché ha scelto un arrocco che spero sia utile per lei ma credo sia dannoso per le istituzioni. Non è il governo più bello del mondo: pensiamo ci sia bisogno di un governo più forte, non pensiamo possa bastare la narrazione del “gli altri paesi ci copiano”».
Serve governo più forte, lei non si è dimesso
«Non è stata aperta ancora una crisi istituzionale – ha continuato Renzi – perché lei non si è dimesso. La crisi istituzionale non è aperta ma l’Italia vive una crisi sanitaria ed economica». L’ex presidente del Consiglio ha messo in evidenza che l’Italia è il Paese con il «più alto numero di morti di Covid in rapporto alla popolazione. Sono mesi che chiediamo una svolta, non è vero che siamo stati irresponsabili, siamo stati fin troppo pazienti. Questo è un “kairos”, un momento opportuna, ora o mai più si può fare una discussione». «Ecco perché – ha continuato Renzi – le ho chiesto di fare un passo in più non trasformi la discussione politica in una distribuzione di incarichi. Lei forse pensa davvero che la politica sia l’arte difficile del governo ma non possiamo limitarci di dare una poltrona in più». «Lei – ha continuato il senatore di Italia Viva – è stato molto gentile e quando sono venuto da lei mi ha chiesto se ero interessato a incarichi internazionali e ho detto no. Quando si fa politica si può anche rinunciare a una poltrona non a un’idea, mi auguro che metta al centro le idee e non lo scambio di poltrone perché il Paese non si merita un mercato indecoroso».
Volete maggioranza raccogliticcia? Bene, andate avanti
«Lei – ha incalzato Renzi – può venire in Parlamento e trovare la maggioranza, vediamo se arriverà a 161. Ci sono stati dei momenti in cui questa maggioranza non è stata trovata. Se volete una chiacchiera astratta sui grandi temi, fatela, se volete dare risposte concrete agli italiani fate presto. Volete andare avanti con una maggioranza raccogliticcia? Bene, andate avanti, mi auguro sia maggioranza, raccogliticcia lo è di sicuro». La posizione di astensione sulla fiducia che sarà chiesta da Conte sulle comunicazioni rese sulla situazione politica è stata comunque confermata, a quanto si apprende, dal gruppo Iv in Senato.