La Sicilia ancora in zona arancione ma la misura restrittiva anti-Covid non ha fermato cento partite Iva dal partecipare ad una riunione aziendale in un albergo di Enna. Una riunione che, tra l’altro, non sarebbe stata possibile neanche in zona gialla. Quando sono arrivati i carabinieri non mancato il fuggi fuggi, come se fosse una fiction televisiva, che per si rivelato inutile perch coloro i quali hanno provato a scappare sono stati tutti, successivamente, rintracciati dalle pattuglie. Nessuno scampato alla multa per violazione della normativa anti-Covid. E si trattato complessivamente per i cento titolari di partita Iva di una maxi-multa, ben 40 mila euro.
Il blitz
L’intervento dei militari dell’Arma ha interrotto l’incontro che era stato organizzato da una ditta locale e, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i partecipanti alla riunione accalcati, seduti a distanze inferiori al metro e alcuni non indossavano la mascherina. Per questo motivo, i carabinieri hanno elevato cento sanzioni per la violazione di diversi articoli del Dpcm del 14 gennaio. Tra l’altro, hanno anche accertato che alcuni dei multati erano gi stati sanzionati in un altro blitz nei primi giorni di gennaio. Ai recidivi sar applicata una sanzione amministrativa maggiorata. Qual era il motivo della riunione? I cento titolari di partita Iva erano stati invitati dal responsabile di una impresa locale per discutere dell’andamento dell’azienda e per la divisione delle provvigioni.
I precedenti
La scorsa settimana a Castellammare, nel Trapanese, era stata scoperta una festa di compleanno nella sala giunta del palazzo comunale, con tanto di tavola imbandita. Ancor prima, a inizio del 2021, era scoppiata la polemica per un focolaio a Capizzi, nel Messinese: qualche settimana prima tanti giovani capitini avevano partecipato ad una festa di compleanno a Nicosia, nell’Ennese.
2 febbraio 2021 (modifica il 2 febbraio 2021 | 22:53)
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