Joseph Ferrugia era stato uno dei primi vigili del fuoco ad arrivare al World Trade Center la mattina dell’11 settembre, poco dopo che il primo aereo dirottato dai terroristi di Al Qaeda aveva colpito la torre Nord. Nella giornata pi brutta della storia newyorkese era diventato un eroe, aveva salvato parecchie vite, mentre centinaia di colleghi erano morti, sepolti sotto le macerie delle due torri. Tanti altri vigili del fuochi sarebbero morti negli anni successivi, di un cancro provocato dalle polveri e dall’amianto respirato quel giorno. Ferrugia se ne andato ieri, ucciso dal Covid, diventando il tredicesimo membro del dipartimento — e il primo vigile del fuoco in servizio: gli altri erano civili — a morire per la pandemia. Diciamo che i nostri vigili del fuoco sono i pi coraggiosi di New York, perch combattono per la nostra citt fino alla fine: cos stato per Joseph Ferrugia, ha detto in un tweet il sindaco Bill de Blasio, offrendo le condoglianze alla famiglia e ai colleghi.
Coraggioso, Ferrugia, lo era davvero: in trent’anni di carriera con il Ladder 142 del Queens — dove era entrato nell’ottobre del 1990 — era stato premiato due volte per il suo eroismo. Per tutta la carriera corso incontro al pericolo, cercando le persone intrappolate fra le fiamme e facendo di tutto per salvarle, ha dichiarato il capo dei vigili del fuoco cittadini Daniel Nigro. Questa malattia orribile si portata via troppe vite, e ora ha ucciso anche un uomo che ha coraggiosamente servito i newyorkesi per trent’anni. Italoamericano, 61 anni, padre di tre figli, Ferrugia viveva a Long Island e recentemente era stato assegnato alla Rebreather Unit, dove si occupava di insegnare ai soccorritori come rispondere alle emergenze sotterranee o nei tunnel.
1 febbraio 2021 (modifica il 1 febbraio 2021 | 15:48)
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