Pensioni, per il pagamento di Maggio non ci sono buone notizie: ritardi sull’accredito e trattenute altissime

Nonostante le previsioni annunciate a mezzo stampa e multimedia, in realtà gli “aumenti per tutti” sulle pensioni di Maggio non ci saranno.

“Aumenti per tutti” sul cedolino delle pensioni di Maggio? Non proprio. O forse sarebbe ancora più aderente alla realtà esprimere un chiaro “assolutamente no”. Viceversa, purtroppo, al posto di aumenti occorre parlare di trattenute, a partire dalla ritenuta IRPEF per arrivare alle addizionali comunali e regionali in saldo ed in acconto (le prime per il 2023, le seconde per le comunali del 2024).

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Pensioni, per maggio arrivano brutte notizie – Galileonews.it

Gli unici a poter notare un leggero aumento sull’ammontare del cedolino saranno le pensionate ed i pensionati che fino ad ora non hanno ancora ottenuto gli aumenti effettuati nel corso dell’anno, ottenendo quindi adeguamenti e conguagli comunque leggeri. E comunque per una platea quasi invisibile, ovvero nell’ordine di poche centinaia se non addirittura di poche decine di pensionate e pensionati dello stivale.

Da tenere a mente, inoltre, anche se ciò capita ogni anno, che essendo il primo di Maggio un giorno festivo, dedicato alle celebrazioni nazionali di lavoratrici e lavoratori, e come tale quindi “non bancabile”, i cedolini arriveranno a partire dal giorno successivo, ovvero da Giovedì 2 Maggio. Ma quali erano gli aumenti annunciati e quali sono i motivi per i quali le previsioni annunciate resteranno disattese?

Gli aumenti annunciati: quali sono e perché non verranno effettuati a Maggio

Rivalutazione ordinaria, rivalutazione straordinaria e modifica delle imposte: queste le tre misure principali programmate per far lievitare sensibilmente il valore delle pensioni. In quanto alle imposte, da quest’anno il pagamento in forma ridotta è stato applicato sui redditi compresi tra i 15.000 Euro ed i 50.000 Euro. 

Inoltre, ai redditi tra i 15.000 Euro ed i 28.000 euro è stata applicata un’aliquota ridotta dal 25% al 23%, che comporta per i pensionati un risparmio IRPEF fino ad un massimo di 260 Euro nel corso dell’anno. Ebbene, oltre a quanto già riconosciuto nel cedolino dello scorso Marzo, nessun altro aumento è previsto per il prossimo mese di Maggio. Così come la rivalutazione straordinaria dall’1,5% dello scorso anno al 2.7% dell’anno in corso, in realtà già applicata sugli assegni pensionistici, nonché per l’ordinaria ad un tasso del 5,4% per le pensioni il cui valore supera di 4 volte il trattamento minimo.

Pensioni maggio
Quando arriveranno gli aumenti per le pensioni annunciati – Galileonews.it

Quali saranno dunque i prossimi aumenti reali? Ebbene, per i pensionati che godono della quattordicesima arriveranno a Luglio, mentre nel mese successivo di Agosto verranno accreditati i primi rimborsi IRPEF per le pensionate ed i pensionati che avranno presentato la dichiarazione dei redditi con l’INPS come sostituto d’imposta, attraverso il modello 730/2024, e che risulteranno creditori IRPEF.

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