Sanders esce allo scoperto per diventare governatore dell’Arkansas. I sogni vanno da seggi al Senato in Florida e North Carolina alla Casa Bianca
di Marco Valsania
Sanders esce allo scoperto per diventare governatore dell’Arkansas. I sogni vanno da seggi al Senato in Florida e North Carolina alla Casa Bianca
5′ di lettura
Che decretare la fine politica di Donald Trump e del suo movimento sia prematuro è convinzione comune. Al momento è anche molto improbabile una messa al bando dell’ex presidente: su 50 senatori repubblicani, solo cinque hanno votato per proseguire il processo di impeachment, lasciando presagire che al momento del verdetto una condanna, che richiede la defezione di 17 repubblicani per raggiungere la prescritta maggioranza di due terzi alla Camera Alta , sarà difficile.
Ma l’influenza di Trump trova oggi conferme che vanno al di là di quelle che saranno le sue fortune personali: uno stuolo di familiari e di stretti collaboratori cerca e forse trova nuove strade per emergere dalla sua ombra, nella politica e nei media americani. E prendere a sua volta in mano le redini delle truppe mobilitate sotto le bandiere del Maga, del Make America Great Again. A rompere per tutti gli indugi è stata Sarah Huckabee Sanders, l’ex portavoce della Casa Bianca rimasta molto vicina a Trump. Ha lanciato la sua candidatura a governatore dell’Arkansas. L’ha fatto in pieno stile di erede trumpiana: sfidando due aspiranti alla poltrona di primo cittadino dello stato che sono espressione dell’establishment repubblicano locale. E sfoderando i toni del nuovo populismo di destra: si è fregiata di aver sempre saputo tener testa al grande nemico, la sinistra radicale e la stampa liberal.
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Un aspirante governatore e due volti per Fox News
Sanders, che è anche figlia d’arte di un ex popolare governatore dello stato ed ex candidato presidenziale (Mike), ha sottratto Trump al suo temporaneo esilio in Florida: l’ex presidente ha rotto il silenzio per darle la sua benedizione e appoggio formale alla corsa per governatore di uno stato roccaforte dei repubblicani. La 38enne ex spokesperson non è la sola a spiegare le sue ali. Larry Kudlow, che fu consigliere economico, ha già firmato un contratto con la rete Fox News, dove nonostante l’avanzata di canali più estremi rimangono insediati i più noti conduttori di show pro-Trump. Dovrebbe avere una trasmissione quotidiana. L’ultima portavoce di Trump, Kayleigh McEnany, ha a sua volta in corso negoziati con la rete dei Murdoch che paiono certi di dare frutti. Altrimenti potrebbe considerare la corsa per una poltrona al Senato nella sua nativa Florida.
La famiglia freme
Altri nomi, di maggior richiamo, tengono oggi ancora scoperte le loro esatte intenzioni. Ma le ambizioni di eredi veri o presunti del patriarca del movimento che ha scosso e trasformato il partito repubblicano potrebbero moltiplicarsi. Si comincia dalla famiglia in senso stretto: Ivanka Trump, la figlia primogenita. Ma spunta anche Lara Trump, moglie del figlio secondogenito Eric. Come anche il primogenito Don Jr. Ci sono infine confidenti rimasti fino all’ultimo alla Casa Bianca, quali l’ex capo di staff Mark Meadows. Le opportunità ravvicinate possono venire sotto forma di corse per poltrone al Senato in stati influenti quali Florida, North Carolina o Ohio. In questi ultimi due stati ci saranno nei prossimi anni seggi lasciati vacanti da senatori repubblicani che hanno deciso di non ricandidarsi. Senza contare che vengono coltivati anche sogni ben più alti, quali un ritorno in grande stile alla Casa Bianca.
Ivanka for President
È il caso, anzitutto, della 39enne Ivanka. Un tempo considerata forza moderatrice nel Trumpismo, nei quattro anni passati vicini alla presidenza nel ruolo di consigliere ha tagliato ogni ponte con sue vecchie affiliazioni al partito democratico, sposando in tutto e per tutto la formula di successo del padre. «Sono una orgogliosa repubblicana di Trump» e «pro-vita senza riserve», ha intonato. Pro-vita è lo slogan scelto dagli anti-abortisti più duri. Potrebbe, si dice, sfidare in Florida durante le primarie l’attuale senatore repubblicano Marco Rubio, il cui mandato scade nel 2022 e che dalla base del partito non viene considerato tra i fedelissimi di Trump. Di certo Ivanka si sta trasferendo in una proprietà di lusso a Miami e non nasconde i suoi disegni di diventare protagonista di una dinastia politica. Nei suoi sogni c’è tuttavia anzitutto, stando a chi la conosce, quello di correre e vincere per la presidenza, completando una trasformazione che la vedrebbe, da regina degli accessori, diventare primo presidente donna degli Stati Uniti. Il marito Jared Kushner, a sua volta ex consigliere di Trump, si dice intenda dedicarsi anima e corpo adesso alla carriera politica di Ivanka, con il sostegno di uno dei grandi finanziatori di Trump, Tom Barrack. L’ex consigliere anti-immigrazione Jason Miller ha sua volta definito Ivanka come una “potenza” politica a se stante.