Su scostamento e ristori al momento il governo può contare anche sui voti di Italia Viva e del centrodestra. Ma il successivo lavoro delle commissioni, dove oltre al Recovery deve passare anche la legge elettorale, potrebbe essere sconvolto dal passaggio di Iv all’opposizione

Su scostamento e ristori al momento il governo può contare anche sui voti di Italia Viva e del centrodestra. Ma il successivo lavoro delle commissioni, dove oltre al Recovery deve passare anche la legge elettorale, potrebbe essere sconvolto dal passaggio di Iv all’opposizione
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Il giorno dopo l’esame al Senato, superato con i numeri di una maggioranza relativa con l’astensione decisiva di Italia Viva, è anche quello in cui si approntano strategie, in vista degli scenari che si andranno a delineare nei prossimi giorni. Avanti con il percorso di rafforzamento della maggioranza e di scrittura del nuovo patto di legislatura. È quanto avrebbero concordato i capi delegazione e leader dei partiti di governo, nel vertice in videoconferenza con il premier Giuseppe Conte. Nella riunione, a quanto viene riferito, non si sarebbe indicato un termine per concludere questo processo. Dopo aver fatto il punto con i leader della maggioranza M5s-Pd-Leu, Conte è salito al Quirinale. Si tratta di un incontro interlocutorio con il Presidente della Repubblica, per riferire a Mattarella dopo il passaggio parlamentare con il voto di fiducia.
Nella giornata di giovedì, invece, a salire al Colle saranno i leader dello schieramento di centrodestra, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, che saranno ricevuti dal capo dello Stato Sergio Mattarella.
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La partita su scostamento di bilancio e nuovo decreto Ristori
Intanto al Senato e alla Camera mercoledì è stato il giorno dello scostamento di bilancio, necessario per il via libera al nuovo decreto Ristori, mentre la prossima settimana dovrebbe cominciare l’esame del Recovery plan nelle commissioni. Il successivo lavoro delle commissioni, dove oltre al Recovery deve passare anche la legge elettorale, potrebbe essere sconvolto dal passaggio di Iv all’opposizione. Conte si muoverà per ampliare il perimetro della maggioranza a una “quarta gamba” centrista, oltre a Pd, M5s e Leu.
Renzi, Iv pronta a dare mano facendo sentire peso in Aula
«Noi siamo sempre impegnati per l’interesse del Paese e sempre pronti a dare una mano facendo sentire in Aula il peso della nostra presenza», ha chiarito Renzi nella sua newsletter Enews, dopo lo strappo in maggioranza. «In Italia – ha aggiunto – il governo Conte – perdendo Teresa, Elena e Ivan – ha perso anche la maggioranza assoluta al Senato. Chi conosce la politica sa cosa questo significa nell’attività parlamentare e nella credibilità istituzionale. Dopo il Conte 1, dopo il Conte Bis ora siamo al Conte dimezzato. Peccato che il Premier abbia messo la sua paura di perdere Palazzo Chigi davanti alle esigenze e ai bisogni del Paese».
Zingaretti, ieri abbiamo evitato salto nel buio
Superata la prova della fiducia con uno scarto limitato, anche per le forze politiche che sostengono l’esecutivo è il momento delle riflessioni. Sul fronte Pd, che nei giorni che hanno preceduto la prova in parlamento aveva espresso il timore per l’instabilità politica che si sarebbe delineata anche nell’ipotesi in cui fosse giunta la fiducia, è intervenuto il segretario Nicola Zingaretti. «Ieri – ha detto in un intervento a Radio Immagine, la neo emittente dem – abbiamo evitato il salto nel buio di una crisi e abbiamo fatto bene. Ora dobbiamo agire su due fronti i problemi degli italiani e una prospettiva politica del governo». Zingaretti ha aggiunto di aver sentito il premier Conte ieri sera: «C’è assoluta consapevolezza – ha assicurato – di muoverci su questi due fronti».