«Non ci vengano a chiedere di votare Mario Draghi. Abbiamo fatto di tutto, perfino annientarci negli uffici a lavorare pur di dare una mano a chi ne aveva bisogno…».
Comincia così il post con cui Danilo Toninelli, ex ministro del governo Conte I, esponente dei 5 Stelle, ha esplicitato — come altri nel suo Movimento — l’intenzione di dire no a un governo guidato dall’ex governatore della Banca d’Italia ed ex presidente della Banca centrale europea.
Alessandro Di Battista chiama Mario Draghi «l’apostolo delle élite», Toninelli usa toni non distanti: «Non siamo l’establishment e non possiamo votare per l’establishment. Meglio andare al voto o stare all’opposizione per bloccare ogni porcheria eventuale a danno della gente. Per me è così e penso lo sarà per tutta la famiglia del Movimento. Ci riuniremo e decideremo. Tutti assieme».
Toninelli continua sostenendo che «per noi» dei 5 Stelle «questo è stato governare l’Italia. Lo abbiamo fatto avendo contro tutto il sistema organizzato di potere. Lo abbiamo fatto pur sapendo che stavamo perdendo consenso. Orgogliosi del fatto che per noi gli italiani erano prima di tutto persone, non solo elettori. E anche questa volta rimarremo seri e responsabili. Ma – ribadisce Toninelli – non ci vengano a chiedere di votare Mario Draghi».
Toninelli conclude con un ringraziamento a «Giuseppe Conte, per quello che ha fatto e per quello che ha sopportato, a partire dai due omonimi flagelli che di diverso hanno solo il partito di appartenenza»: il riferimento è a Matteo Renzi e Matteo Salvini, leader rispettivamente di Italia viva (partito di maggioranza nel Conte bis) e della Lega (partito di maggioranza nel Conte I).
Il post ha scatenato molte risposte in Rete, molte delle quali ironiche rispetto alla frase «abbiamo fatto di tutto, perfino annientarci negli uffici a lavorare pur di dare una mano».
Anche in passato, Toninelli ha spesso espresso posizioni — spesso via social network, ma non solo — divenute bersaglio dell’ironia: dal post nel quale, dopo i giorni del crollo del ponte di Genova, si ritraeva al mare con la moglie, «ma con l’occhio sempre vigile», a quello in cui parlava della «massima concentrazione» con la quale stava seguendo la trattativa per la formazione del Conte I.
3 febbraio 2021 (modifica il 3 febbraio 2021 | 07:49)
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