
Maurizio Sarri su una nuova panchina. Le ultime voci attorno al tecnico toscano si stanno rincorrendo in queste settimane ma rischiano di rimanere tali, solo parole e niente fatti. Perché l’ex allenatore della Juventus (Chelsea e Napoli) non avrebbe intenzione di aderire ad alcun piano in corso d’opera. Non mancano né sono mancate proposte e contatti, ma sono stati tutti declinati e rispediti ai rispettivi mittenti. In principal modo si tratta di due opzioni più che concrete che hanno toccato da vicino Sarri e sono: Olympique Marsiglia e Napoli.
Due realtà diverse ma anche profondamente uguali, due piazze caldissime, veraci che rappresentano il ventre molle del tifo italiano e francese. Che ama da sempre allenatori sanguigni, tosti, che infiammano la tifoseria trascinandola nel sogno. Due realtà anche profondamente differenti, due identità ben distinte e che rappresentano quasi gli antipodi calcisticamente parlando per Maurizio Sarri.
L’Olympique sarebbe del tutto una avventura nuova e inedita, in un campionato estero dopo la presenza a Londra in Premier League. Il Napoli avrebbe il sapore di un ritorno al passato, agrodolce, di consapevolezza e di riscatto.
Entrambi non troveranno trattative a buon fine anche se il tecnico le ha soppesate e valutate. Per Sarri rappresentano due realtà in corso d’opera con i francesi che si sono effettivamente avvicinati al tecnico per sondare il terreno e capire la disponibilità a subentrare ad Andres Villas-Boas ricevendo il ‘no, grazie’ per un progetto che non sarebbe suo ma semplicemente figlio di un compromesso. Per Napoli, invece, si è trattato solamente di un pre sondaggio, nel momento più caldo del regno di Gattuso che, sembra, è tornato alla guida della squadra.
Per Sarri, che è ancora sotto contratto con la Juventus dopo l’esonero rumoroso per lasciar spazio ad Andrea Pirlo, non è stata una questione di soldi. E’ vero: se non allenerà fino a fine stagione percepirà il compenso ma non è un problema economico.
Legato al campo, alla panchina, a vivere la settimana in tuta seguendo allenamenti e partite è questione di filosofia e di visione delle cose: piatti riscaldati o pietanze già in forno non sono di suo gradimento, perché a Sarri piace prepararsi da mangiare seguendo le proprie ricette. E se per farlo dovrà attendere fino a fine stagione e osservare cosa accadrà, lo farà.